Associazione Bichi Reina Leopardi Dittajuti

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INAUGURAZIONE VILLA SALVATI

SERATA A VILLA SALVATI
(gioiello del sec. XVIII a Pianello Vallesina)

Venerdì 31 ottobre 2003

 

L'Associazione Culturale "Bichi Reina Leopardi Dittajuti" ringrazia :

- Vittoria Liuti Bruschini, titolare della S.E.S S p A;
- Alessandro Regno, Presidente della Fondazione "Serafino Salvati";
- Olivio Togni, Sindaco di Monte Roberto;
- Ugo Boldrini, Segretario Comunale di Monte Roberto;
- Giorgia Liuti;

- le Ditte che hanno sponsorizzato :
- Carifac, Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana
- Co.Pam, Commercio Prodotti Agricoli, Monte Roberto
- Edilfac srl di Monte Roberto
- Eno Vetro, di Monte Roberto;
- Esina detergenze, di Monte Roberto;
- Farmacia Regno, Pianello Vallesina
- FIM, cappe d'arredo, di Jesi;
- FIMU, macchine utensili, di Monte Roberto;
- Futura Stampi, di Monte Roberto,
- General Stampi, di Monte Roberto;
- Meccanica Generale Group, di San Paolo di Jesi;
- Pesaro Feste srl, Pesaro
- S.e.s., costruzioni stampi, di Monte Roberto;
- Sicc, cucine, di Monsano;
- S.i.l.c., macchine da stiro industriali, Jesi
- Tecos, tecno costruzione stampi, di Monsano;

Il catering:
- Massimo Gorini di Pesaro;
- Brunori Mario & Giorgio, vini;
- Ceci Enrico, vini;
- Colonnara, vini;
- Vallerosa Bonci, vini;

Per gli spettacoli negli interni della Villa:

- Giovanni Gobbi di Jesi, costumi teatrali;
- Al Baratto, antichità, mobili, oggettistica, di Jesi, elementi scenografici
- Deltalux di Senigallia, effetti luce
- la Banca San PaoloIMI per gli omaggi alle Signore

 
Spettacolo itinerante nei diversi saloni della Villa
 
Clicca per ingrandire
- Susanna Gozzetti, danza - performance
Accompagnata dall'arpista Monica Micheli
Corridoio delle colonne di marmo

-Aloisa Aisemberg violino
Luisa Majone clavicembalo
Corridoio delle colonne rosa

- La Scuola di Recitazione "Enrico Cecchetti" di Civitanova Marche presenta alcune scene tratte da "La famiglia dell'antiquario" di Carlo Goldoni

Interpreti:
- Andrea Mazza
- Paolo Passaretti
- Manuela Stizza
- Monica Stizza
- Francesco Trovellesi
- Regia di Jole Morresi

Costumi: Giovanni Gobbi di Jesi
Elementi scenografici: Al Baratto, Jesi
Effetti luce: Deltalux, Senigallia

Spazio dell'antico teatro della Villa

 
BREVE STORIA DELLA VILLA
 
Il "Casino Salvati" si trova nel territorio del Comune di Monte Roberto, stupendo borgo di origini medioevali,e rappresenta una dei più interessanti esempi di architettura neoclassica delle Marche.
La Famiglia Salvati, originaria di Rosara, nei pressi di Ascoli Piceno, ricoprì importanti incarichi amministrativi sia sotto il Governo Pontificio che sotto l'amministrazione napoleonica.
Gradualmente la Famiglia crebbe in prestigio fino a diventare una fra le più importanti della zona per numero di possedimenti terrieri.
L'ultimo discendente della Famiglia , Serafino Salvati junior, stabilì che, alla sua morte, avvenuta nel 1924, tutti i beni fossero stati elargiti a favore di una costituenda "Scuola di Agricoltura pratica" che fu poi istituita nel 1926 con Regio Decreto.
Il disegno della Villa, chiamata "casino" in una lettera del 1816 da Serafino Salvati (senior), fu realizzato da Giuseppe Camporesi (1763-1822) che, al pari del celebre Giuseppe Valadier, attivo pure nelle Marche, era tra i più apprezzati architetti "neoclassici" dell'epoca.
Il nome di Camporesi, celebrato Accademico di San Luca, è legato, soprattutto, alle radicali trasformazioni degli attuali Musei Vaticani.
La Villa Salvati è uno dei pochi esempi di progetti non pubblici dell'architetto Camporesi .
La realizzazione del complesso va interpretata come l'evidente ostentazione del nuovo "status" sociale ed economico di grande prestigio raggiunto dalla Famiglia.
Serafino Salvati, senior, volle essere sepolto nella stupenda chiesa, attigua alla Villa, in un monumentale sepolcro sormontato da un'elegante figura femminile.
Egli lasciò scritto di se stesso "… vissuto più per altrui che per il proprio bene..".
Alla maestosa visione della Villa, a croce latina, si arriva attraverso un suggestivo viale costellato di tigli.
L'eleganza architettonica della Villa , le maestose scalinate, la raffinatezza delle decorazioni pittoriche,gli stucchi e le statue fanno onore ai grandi edifici dell'antica nobiltà jesina : Palazzo Balleani, Palazzo Girolimi, Palazzo Carotti-Honorati, Palazzo Honorati, Palazzo Colocci Vespucci, Palazzo Mereghi, Palazzo Marcelli Flori ,i Palazzi Franciolini ecc.
Le fughe dei corridoi, le aquile,le armonie colorate di giochi di frutta e fiori, le sequenze geometriche intrecciate dagli stucchi e dalle pitture e le rifiniture dorate producono una specie di continua"maraviglia" nell'ignaro visitatore che, rapito in una continua estasi, muove lentamente i passi nell'interno della Villa lungo un percorso ricco di suggestioni visive.
Anche per questo il grande Gaspare Spuntini amava trascorrere alcuni dei suoi momenti compositivi a Villa Salvati.
L'Associazione Culturale "Bichi Reina Leopardi Dittajuti", è onorata di mostrare, a pochi giorni dal compimento dei restauri conservativi, questo "gioiello" d'arte neoclassica delle Marche.
Lo fa , non nascondendo un antico orgoglio : il nostro Sodalizio propone instancabilmente un continuo, quasi ramingo, "pellegrinaggio" per la terra marchigiana alla scoperta dei "gioielli di famiglia" dei nostri padri.

Andrea Monaldo Carradori


 



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